VAS, individuazione autorità competente

Valutazione ambientale strategica: individuazione autorità competente e illegittima procedura di verifica di esclusione

Ancora una volta l’attività dello studio è dedicata all’impugnazione degli atti di pianificazione di un PGT, il quale è stato approvato con modalità illegittime rispetto al modello tipico delineato dalla legge.

Le modalità, infatti, con le quali l’Amministrazione redigente la Variante di piano ha individuato l’autorità competente per la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) del Piano di Governo del Territorio parrebbero viziate, in quanto l’incombente è stato espletato contestualmente all’avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità della Variante alla procedura di VAS.
Invero, poiché il fine principale della procedura di V.A.S. è quello di promuovere lo sviluppo sostenibile e garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente, è chiaro che tale scelta deve anticipare ogni singolo procedimento di pianificazione, mediante l’attribuzione ex ante delle relative competenze.

Si aggiunga che il Comune resistente ha espletato la procedura di verifica di esclusione della VAS, prevista da una disciplina puntuale e precisa, disattendendo totalmente l’iter necessario alla predisposizione di un rapporto preliminare, da rendere pubblico prima dell’adozione degli atti del PGT in variante.

La variante al PGT oggetto di impugnazione è, altresì, caratterizzata da illogicità e contraddittorietà in quanto l’amministrazione dichiara di non condividere i contenuti strategici del precedente piano, però sceglie di proseguire l’iter di una variante in corso; ne consegue che le numerose proposte presentate con riferimento alle linee di sviluppo della precedente amministrazione risultano contrastanti con gli obiettivi dell’attuale variante e dell’attuale amministrazione.

Sono, infine, evidenti l’illogicità e l’incoerenza tra i documenti che compongono il piano, il quale è uno strumento complesso, articolato in più atti, dotati ciascuno di propria autonomia tematica, ma concepiti all’interno di un unico e coordinato processo di pianificazione.

Il Piano delle Regole ed il Piano dei Servizi, pur caratterizzati da autonomia di elaborazione, previsione ed attuazione, devono interagire tra loro e con il Documento di Piano, assicurando coerenza e sinergia, al fine del raggiungimento della unicità del processo di pianificazione.

Ne deriva che una massiccia e consistente modifica del Piano Piano delle Regole e del Piano dei Servizi non può non comportare inevitabili discrasie tra le previsioni della variante e gli obiettivi di sviluppo indicati dal Documento di Piano, vanificandone totalmente lo spirito.